Visualizzazione post con etichetta ricette veloci. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta ricette veloci. Mostra tutti i post

giovedì 22 luglio 2010

Pesce spada affumicato con contorno di rucola | Una ricetta di pesce superveloce e quasi scenografica! (Quasi)

Dopo un brevissimo periodo di nuovo distacco, ecco che la vostra amata (?) Naeratus torna alla carica con una nuova ricetta “for dummies” e propone qualcosa che non vi obblighi a struggervi di fronte a fornelli, forni o simili, viste le temperature non propriamente glaciali dell'ultima settimana.
[Per la cronaca, colgo l'occasione per dedicare un affettuoso gesto dell'ombrello a quanti mi hanno tirato i 34°C che abbiamo trovato a Tallinn. Fine digressione.]

Ergo, tornando alle nostre ricette velocissime e piacevolmente fresche per l'estate vi proporrò del...pesce!

No, non strabuzziamo gli occhi. Il vostro impegno in termini di tempo e fatica sarà davvero esiguo – per non dire “nullo”; in quanto al portafogli, si sa che il pesce costa un po' più del resto mediamente, ma non per questo dovrete estrometterlo dalla vostra alimentazione di studente universitario sopravvissuto alla sessione estiva.

Utensili: Un piatto.

Ingredienti: Fette di pesce spada o salmone affumicati; Rucola; Olio; Limone; Sale fino.

Recuperate le vostre energie per fare un salto al supermercato (o alla bottega) ed acquistate presso il banco frigo (frigo, non freezer...) una confezione di pesce affumicato, presumibilmente pesce spada o salmone. Io ad esempio per questo piatto preferisco il primo, perciò scriverò come se si trattasse di quello. Non dimenticate un po' di rucola (o rughetta).

Una volta a casa (non fatelo in autobus ad esempio: qualcuno potrebbe lamentarsi e col caldo, si sa, i litigi possono finire molto male...) aprite la confezione ed estraete una fetta alla volta cercando di non dilaniarla con la forchetta.
Distendete le fette di pesce spada affumicato su un piatto secondo le composizioni geometriche che più stimolano la vostra vista. Ognuno avrà le proprie preferenze.

Disponete la rucola intorno, rispettando il vostro aggraziato senso estetico.
Condite con un filo d'olio, un po' di succo di limone e – se volete – un pizzichino di sale fino.

Grandioso! Avete creato il vostro piatto freddo, addirittura a base di pesce!


Potete usarlo come antipasto o anche come piatto “serio”, a seconda delle quantità di pesce e di rucola che avete impiegato.

È molto semplice da preparare, ma vi assicuro che se avete in programma anche una cenetta a lume di candela, la cosa può fare il suo effetto scenico-gastronomico ;-)

martedì 13 luglio 2010

Pasta al burro | "Quando sei disperatoooo..."

Il titolo richiama quella famosa canzone di Masini...Ovvero:
state tentando di preparare l'ennesimo esame iniziando a studiare 5 giorni prima? O magari arrancate per l'umidità che sta distruggendo la vostra già latitante pressione sanguigna...? Per di più non avete NULLA in casa.
Niente paura. L'arte culinaria (che non è una pratica osé di baldanzoso nudismo) viene incontro anche a chi è come voi: in condizioni totalmente disperate.
La pasta al burro è decisamente quel che fa al caso nostro...

Sono sicura che scavando nei vostri sbiaditi ricordi di un'infanzia felice, vi imbatterete in un piatto di farfalle al burro. Benissimo, recuperate quest'eterea immagine dal dimenticatoio e rendete il pasto di oggi un po' più felice.

Utensili: Pentola; Cucchiaio di legno; Scolapasta.

Ingredienti: [Pasta 80 – 100 g a cranio, possibilmente corta (farfalle, penne, pennette, fusilli...); Sale grosso;]
un bel pezzetto di Burro (almeno 20 g a testa);
+ Parmigiano o Grana (ma è un optional)

Cuocete la pasta, secondo il solito procedimento indicato qui.
Potete usare qualsiasi tipo di pasta, anche se io preferisco in questo caso quella corta (penne, pennette, farfalle, fusilli...). Attenzione che formati come farfalle e fusilli possono necessitare di un maggiore tempo di cottura per ottenere una consistenza più omogenea: ad esempio le farfalle tendono a rimanere un po' più crude al centro.

Mescolate ed assaggiate come va fatto di norma.
A termine cottura scolate la pasta.

Ci siete?
Prendete la pentola svuotata e riempitela con la pasta cotta e scolata.

Importante: Adesso seguite questo procedimento per condire il vostro elaboratissimo primo piatto con molta attenzione ed estrema minuzia:

Aggiungete il burro.
Mescolate facendolo sciogliere.
Fine.


Optional: chi vuole può spolverare con grana o parmigiano grattugiato, badando bene a non dimenticare in frigo (o ancor peggio all'aria aperta) il piatto con il formaggio: a mie spese ho imparato che il sapore di qualsiasi primo con formaggio grattugiato, se non mangiato subito, assume un disgustoso sapore acido.

P.s.: Onestamente ho provato vergogna mentre fotografavo la pasta al burro.
Perciò per la foto ho messo una cima di menta piperita.
Non è stata un'idea così bislacca: se si prendono delle foglie di menta (ammettiamo 6 per persona), si tritano a manina - spezzettandole - e si mescola il tutto il sapore è un po' più fresco ;-)
Ricapitolando:
Cuocere 80-100 g a testa di pasta, meglio se corta;
Quando pronta scolare;
Aggiungere 20 g di burro per porzione e mescolare facendolo sciogliere;
Optional: spolverare di formaggio grattugiato.
(Farlo solo per la pasta che si è certi di mangiare subito: la pasta col formaggio, se avanzata, rischia di irrancidire.)

venerdì 9 luglio 2010

Sugo di pomodoro | Utilizzare semplici pomodori per un sorprendente sugo base!

Giornate fresche le ultime, uh?
Gli oltre 30 gradi che regnano indomiti praticamente ovunque, i capelli arruffati in modo irrimediabile (ma molto estivo!) ed i fogli che si appiccicano agli avambracci non invitano alla pratica dei fornelli.
Però! C'è un però. Forza ragazzi, è luglio...! Il tempo di saluti prima di ritrovarsi a settembre...vogliamo mettere una bella cena in casa (rigorosamente low cost, chiaro...non c'era nemmeno da chiederselo) con i nostri amici?
E se magari fosse una pasta con un sughettino buono buono fatto al momento dalle nostre sacrosante manine?
Dimostriamo a noi stessi e agli altri che non siamo votati solo al dio del banco freezer...
Questa è una ricetta per un sugo di pomodoro veloce, semplice ma squisito.
Non spaventatevi per la lunghezza della ricetta! Ci si mette meno a preparare che non a spiegare ;-) Una volta imparata, la riutilizzerete molto molto spesso, lo assicuro! Funge da base per un sacco di varianti golose. Un po' come se fosse la pizza margherita sulla quale decidiamo che ingredienti sparpagliare ;-)

Utensili: [Pentola; Scolapasta]
Padella media grandezza; Coltello; Cucchiaio di legno; (eventuale Paraschizzi, optional);

Ingredienti: [Pasta; Acqua; Sale grosso]
Pomodori rossi; Cipolla; 1 spicchio di Aglio; Olio; Sale fino; Zucchero; (eventuali Peperoncino e una noce piccola di Burro)

Possiamo procedere in contemporanea rispetto alla bollitura dell'acqua per la pastasciutta: le due cose andranno pari passo e nel giro di pochissimo tempo avremo un primo piatto genuino e saporito.

Prendiamo una padella e mettiamola sul fuoco moderato. Non va lasciata troppo tempo senza nulla all'interno: rischiamo di danneggiarla e di beccarci un sacco di schizzi quando verseremo l'olio.

Per l'appunto. L'olio (possibilmente extra vergine d'oliva...se troppo costoso ripieghiamo su quello vergine e basta): disegniamo una bella spirale sul fondo della padella e facciamo in modo che si spanda bene.

Lasciamo scaldare un minuto...non troppo, altrimenti schizzerà tutto appena verrà a contatto con qualcosa di freddo!

Prendiamo adesso i pomodori (vanno bene anche quelli piccoli. L'importante è che siano rossi – ergo, non quelli verdognoli da insalata) e li tagliamo come crediamo più opportuno: se abbiamo i ciliegini li faremo in 4 spicchi, se abbiamo in casa quelli più grossi li faremo a fette. Non è necessario essere artistici e precisi, tanto li butteremo subito nella padella insieme all'olio ;-)

Ora è la volta della cipolla: va bene bianca, gialla o rossa, come si preferisce, l'importante è tenere a mente che man mano che aumenta il colore diminuisce la sua cipollosità (le cipolle bianche sono normalmente più forti in sapore rispetto a quelle rosse, che rimangono più dolci). Tagliamo 3 o 4 rondelle di cipolla e gettiamole nel nostro sugo. Se ci piace, possiamo anche aggiungere uno spicchio d'aglio. Io lo preferisco in camicia, ossia non spellato del tutto...rimane più profumato e meno forte.

Adesso è il momento dell'ordalia del fuoco: la fiamma va alzata un po', rispetto a prima. Con un cucchiaio di legno (presumibilmente lo stesso che stiamo usando per mescolare di tanto in tanto la pasta nella pentola accanto) schiacciamo i pomodori a fette o a spicchi, prestando attenzione a non schizzarci la nostra camicia bianca preferita che – con grande furbizia – al ritorno dall'università non abbiamo provveduto a buttare sulla sedia. Schiacciare, schiacciare, distruggere...ve lo ricordate il momento dei Titani in Hercules? Se sì, vuol dire che siete drogati di cartoni Disney esattamente come me. Altrimenti, per questa volta ve la passiamo buona e continuiamo a spiegarvi il sugo di pomodoro...

Benone, spiaccicati i pomodori, provvederemo sempre e comunque a rimescolare il tutto abbastanza di continuo. Nel sughetto va aggiunto il sale, rigorosamente fino (4 pizzichi dovrebbero bastare) e un pizzico di zucchero, che serve ad eliminare l'eventuale acidità data dal pomodoro. Ad ogni modo, per sapere se dobbiamo aggiustare di più col sale, dovremo assaggiare (sì, assaggiare prima di servire, come si sarà intuito, è una regola base della cucina, anche di quella survivor dello studente fuori sede!).

Ci siamo? Non perdete d'occhio la pasta che sta bollendo, mi raccomando!

Ora che siamo quasi alla fine, se vediamo il nostro sugo un po' ristretto (l'acqua, cari miei, evapora...) possiamo aggiungere un filo d'olio. Un filo però, i pomodori non devono navigarci...
C'è chi aggiunge una fettina di burro dello spessore di un paio di millimetri. Fate voi ;-)

Alla fine (la pasta sarà indicativamente pronta) a me piace spolverare con un po' di spezie, in particolare un briciolo di peperoncino in polvere...però sono gusti! L'importante è speziare sempre all'ultimo e non in fase di cottura, per non rischiare di ottenere un sugo amaro.

Spegniamo il fuoco e uniamo la nostra pasta scolata nella padella (se questa è abbastanza grande per contenere il tutto e permettere di mescolare per distribuire uniformemente il sugo).
Se stiamo usando una padella non abbastanza grande...troviamo un recipiente per poter mescolare il tutto – anche la pentola, semmai! - e...cibo!

Il sugo al pomodoro così ottenuto dalle mie parti si chiama "pomarola": è una ricetta facile e rapida ed è evidentemente perfetta se non siamo carnivori o se abbiamo invitato degli amici vegetariani!
Ricapitolando:
Mettere a bollire l'acqua per la pasta, normalmente, e preparare il sugo nel frattempo.
Tagliare pomodori rossi (spicchi o fette, è uguale).
Padella su fuoco medio: versare olio.
Versare in padella con olio i pomodori.
Tagliare qualche rondella di cipolla ed unire in padella.
Aggiungere anche aglio: se in camicia (non totalmente sbucciato) è meno forte.
Alzare fiamma di un po' e prestare attenzione a eventuali schizzi.
Schiacciare pomodori con cucchiaio legno per creare il sugo.
Mescolare sempre, per non bruciare.
Salare con sale fino e spargere pizzico di zucchero (anti-acidità).
Assaggiare e semmai aggiustare di sale / zucchero.
[Aggiungere olio se sugo è troppo ristretto (=evaporata troppa acqua)
Optional: aggiungere piccola noce di burro e/o spolverare di spezie (peperoncino)]
Scolare la pasta, unirla e mescolare bene.

mercoledì 30 giugno 2010

Insalata di pomodori | Un contorno fresco e super versatile.

Questo contorno è fresco e gustoso, oltre che di preparazione davvero facile e veloce. I pomodori, ora che siamo in estate, sono di stagione – ergo leggermente più economici che d'inverno, oltre che incredibilmente più saporiti.
Potete usare questa ricetta per accompagnare i vostri secondi, oppure come sfizioso piatto quasi-unico pappando tutto con il pane che avrete inzuppato nel sughetto dei pomodori.
Per le sere estive assicuro che è favoloso!


Utensili: Coltello; Ciotola; Cucchiaio.

Ingredienti: Pomodori; Olio; Aceto; Sale; Origano; Cipolla.

Tagliate i pomodori a fette o a spicchi non troppo grandi, così tenderanno a darvi più sughetto.
Adagiateli in una ciotola con bordi abbastanza alti, visto che poi dovrete rimescolare tutto.

Tagliate qualche fetta di cipolla, dopo averla ovviamente sbucciata, ed unitela ai pomodori.

Cospargete con un filo d'olio e spruzzate d'aceto – non balsamico in questo caso: è preferibile qualcosa di più forte! Sempre che l'aceto sia di vostro gradimento.

Spolverate con un pizzico d'origano e salate col sale fino, senza esagerare.

Mescolate con il cucchiaio e aspettate 5 minuti buoni perché i pomodori possano regalarvi tutto il loro splendido sughettino...e poi, gnam! E' fatta!

Petto di tacchino ai ferri | Un secondo velocissimo ed una ricetta base utilizzabile per molti tipi di carne!

Un piatto non di pasta l'avevo promesso perché, del resto, tentare di liberare lo studente dalla schiavitù alimentare dai 4 salti in padella, e precipitarlo nell'abisso della dipendenza da grano e derivati tipica del pastasciuttivoro non sembrava eticamente corretto.

Così, armata di inventiva – si fa per dire –, ho deciso di proporre anche un secondo di carne nell'oceano carboidratico del frumento.

Utensili: Padella; Forchetta.

Ingredienti: Sale grosso; Sale fino; Petto di tacchino; Rosmarino.

Piazzate la padella sul fuoco medio-alto. Non basso, altrimenti quella ciccia rischiate di lessarla...

Cospargete la padella con un piccolo pizzico di sale grosso. Ricordate di fare quest'operazione ogni volta che volete preparare carne alla griglia (o meglio, ai ferri): serve a non fare attaccare la vostra cena alla padella...

Stendete il petto di tacchino sulla padella: giratelo e schiacciatelo di tanto in tanto con la forchetta, prestando attenzione a non graffiare la superficie della stessa!

Dovete stare sempre vigili presso il fornello: il piatto è di velocissima preparazione e non potete permettervi di mangiare carbone solo perché vi hanno squillato su Messenger...

Quando noterete entrambi i lati del petto di tacchino ben cotti (ma non bruciati) spegnete il fuoco e spostate la fetta su un piatto. Appoggiate, se volete – e se l'avete in casa – un po' di rosmarino e salate a piacere, senza mai esagerare.
Il vostro secondo è pronto per essere pappato!
Visto? Velocissimo, anche da spiegare!
Ho scelto il tacchino perché normalmente più economico della carne rossa (nonché più salutare). Ma potete usare lo stesso metodo di preparazione “ai ferri” anche con petto di pollo o fette/bistecche di carne rossa...se usate le fettine, ricordate di applicare un piccolo taglio alla carne, perché durante la cottura non si inarchi ;-)

Potete accompagnare il tutto con un bel contorno di pomodorini, freschi, saporiti e, soprattutto, di stagione!

lunedì 28 giugno 2010

Cipolla all'aceto | L'arma non convenzionale per i vostri litigi condominiali

Pronti ad ingaggiare una furiosa battaglia di alitate con il coinquilino?

La cipolla all'aceto è uno spassoso passatempo, oltre che uno squisito piattino da poter usare sia come antipasto sia come contorno, magari a carne o formaggio (col caprino e la salsiccia è fenomenale...).

Potete gustarla servendola in piccole portate – sì, anche le tazze da tè della colazione, noi siamo studenti, non ci formalizziamo – ,come condimento alla solita insalata o magari anche a mo' di snack da mangiucchiare davanti alla TV dopo aver riunito i vostri amici a seguire la partita: tifare sbraitando con un fetido fiato sarà un simpatico diversivo alla solita banale gara di rutti.*

(*Sì, questa parte era una captatio benevolentiae per i maschietti. Lo so che i mondiali per noi sono terminati, ma possiamo pur sempre inveire contro le altre squadre rendendo irrespirabile l'aria intorno allo schermo! Peggio di un rito voo-doo. Non è fantastico?).


Utensili: 2 tazze;

Ingredienti: Cipolla; Aceto (meglio se quello di vino rosso); pizzico di sale; pizzico di zucchero;

Finger food di rapidissima preparazione:
Prendete una cipolla, meglio se rossa. Sbucciatela.
Tagliatela a rondelle abbastanza sottili e riducete queste ultime a loro volta a metà.
In una normalissima tazza da colazione versate dell'aceto rosso non balsamico, nella quantità che basta per riuscire ad immergere le fette di cipolla. Aggiungete un pizzico minuscolo di sale e uno minuscolissimo di zucchero.
Lasciate riposare per un paio di minuti, in modo che la cipolla possa assorbire un po' di aceto.
Aprite l'acqua corrente del rubinetto, prendete in mano la cipolla estraendola dalla tazza acetosa e strizzatela nel pugno sciacquandola.

(N.d.R. Non deve venire slavata...altrimenti che cosa ve l'ho fatto versare a fare l'aceto?)

L'aceto rosso che è rimasto nella tazza adesso non vi serve più...Non buttatelo! Potete usarlo per condirci un'insalata! ;-)
La cipolla invece è pronta...adagiatela in una nuova tazza (o anche nella solita, se avete versato l'aceto da qualche altra parte) e...via!

Da adesso, per tre ore buone, abbandonate la speranza di dolci basin d'amore. Sarà più opportuno dirottare le aspettative su una sfida al puzzalitometro.
Anche gli spettri di Paranormal Activity stanotte si terranno a debita distanza.

Ricapitolando:

Sbucciare una cipolla rossa e tagliarla a rondelle sottili.
Adagiare le rondelle in una tazza con aceto rosso, un pizzico di sale ed uno di zucchero;
L'aceto deve ricoprire la cipolla in modo che si impregni bene;
Lasciar riposare per 2-3 minuti;
Estrarre le rondelle di cipolla e strizzare con il pugno sotto acqua corrente;
Posizionare le rondelle in una nuova tazza e servire così, crude, come antipasto, stuzzichino o contorno.

venerdì 25 giugno 2010

Pasta fredda della zia Fiamma | Un velocissimo primo per sentirsi in spiaggia!

Se vi state sciogliendo per il caldo (olè!) estivo di questo giugno che volge al termine MA, nonostante tutto, la vostra fame assassina reclama un pasto che non sia composto da foglie verdi per una percentuale superiore al 30% (oggi siete evidentemente in “L'insalata è erba e io non sono una capra!” mode ON), io propongo un riutilizzo davvero strategico di buona parte di quegli ingredientuzzi dell'insalata estiva per originare una brillante pasta fredda che rinfreschi il palato ma corrobori lo spirito.
Inutile aggiungere che questo primo piatto/piatto unico è di una facilità davvero disarmante.


Utensili: [Pentola; Cucchiaio di legno per mescolare; Scolapasta;]
Piatto; Coltello; Ciotola grande;
Ingredienti: [Pasta corta 80-100 g a testa; Sale grosso; Acqua;]
Feta / mozzarella / provolone (anche tutti insieme); Pomodorini / pomodori rossi; 1 Scatoletta di tonno; Basilico; Olio a piacere;

Acchiappate della pasta corta (pennette, penne, fusilli, farfalle...) e cuocetela secondo le solite indicazioni, che trovate qui.

Ne approfitto per precisare che, se vi accadesse di trovarvi con 30 grammi di un tipo e 50 di un altro (come è successo a me oggi ;-) ), non dovete andare in panico!
Anche se i due formati hanno due tempi di cottura differenti, basterà gettare nell'acqua bollente prima quello che richiede più tempo, poi, passati i minuti di differenza, aggiungere l'altro.
Esempio: Pasta X 12 minuti – Pasta Y 8 minuti; Buttare la pasta X, attendere 4 minuti, aggiungere la pasta Y e lasciar finire la cottura insieme.

Mentre la pasta cuoce, assemblate sul tavolo: feta (ma sono ok anche la mozzarella o il provolone...o anche tutti e tre se volete shakerarvi il fegato in una digestione iperproteica!), pomodorini, scatoletta di tonno e basilico.

Tagliate la feta (o il formaggio scelto) a cubetti, i pomodorini a fette, scolate e frantumate il tonno e sminuzzate con le mani il basilico.

Nessuno vi conferirà dei premi per la precisione certosina in cui vorrete effettuare il vostro lavoro di accoltellamento degli ingredienti, né questo sito ha intenzione – almeno momentaneamente – di indire concorsi per il piatto più geometrico, ragion per cui vi consiglio vivamente di affettare il tutto senza troppe menate.

Quando la pasta sarà ormai pronta, scolatela e...raffreddatela! Come? Ovviamente NON mettendola in frigo, se non volete pietrificarvi quando l'Enel vi manderà i suoi salutini il mese prossimo (MAI, MAI, MAI piazzare il cibo ancora caldo in frigo! Siete studenti squattrinati, non proprietari di 47 ville in Costa Azzurra).

Vi lascerei la suspence, ma sarò clemente e banale, rilanciando il suggerimento di raffreddare la pasta sotto l'acqua fredda corrente. Sì, stavolta contaminerà la vostra pastasciutta. Tranquilli, la state immolando solo per ragioni d'importanza superiore.

Quando la pasta sarà fredda, optate per una ciotola grande, versatela ed amalgamate il resto!


Potete rendere il tutto più sguiscioso con un paio di cucchiai d'olio extra vergine d'oliva...

E adesso...Head Isu! Buon appetito :-)

Ricapitolando:
Cuocere pasta corta, normalmente. Contare come sempre 80-100 g a testa.
Preparare: pomodorini tagliati a spicchi, cubetti di feta, tonno in scatola scolato, foglie di basilico sminuzzate.
Quando cotta, passare la pasta sotto acqua corrente fredda, in modo da portarla a temperatura ambiente o poco meno.
In una scodella pulita, mescolare la pasta corta agli ingredienti.
Aggiungere olio a piacere se lo si desidera.

giovedì 17 giugno 2010

Pasta al sugo e piselli | Zittire lo stomaco con gusto

Terribile voglia di pastasciutta al sugo, ma con qualche sfizio in più? Magari non avete voglia di smazzarvi e preparare anche il secondo...Vi capisco terribilmente.

Ma non serve andar lontano...basta avere una cipolla, uno spicchio di aglio, una scatoletta di passata di pomodoro e una di piselli, per preparare un buon sugo che limiti l'atavico “Sgrowl!” del vostro stomaco di squattrinato studente universitario fuori sede.

Utensili: Pentola per cuocere pasta; Padella; Cucchiaio legno; Scolapasta

Ingredienti: [Pasta 80-100 g a testa, acqua e sale grosso]
Olio; 1 Spicchio d'Aglio; Cipolla; Passata di pomodoro in lattina (200 g ogni 100 g di pasta circa); Piselli in lattina (70 g sgocciolati a testa. Due persone: una lattina piccola); Sale fino; Zucchero.


Mettete a cuocere la pasta, seguendo le indicazioni che trovate qui.

Mentre l'acqua è in pentola, in una padella di medie dimensioni versate un poco di olio e uno spicchio di aglio in camicia – significa che non dovrete stare a sbucciarlo; in questo modo il sapore sarà meno forte.

Accendete il fuoco, avendo cura di non tenerlo troppo alto, per non schizzarvi!

Tagliate qualche rondella di cipolla previamente sbucciata e adagiatela con cura nell'olio. Fate presto ad unirla, prima che l'olio diventi troppo caldo ed inizi a friggere.

Non lanciatela! L'olio bollente era un'efficacissima arma contro gli assedi medievali: voi non state espugnando una padella e l'olio che arriva dritto sui peletti delle braccia può essere vagamente spiacevole...perciò, sempre attenti ai movimenti!

Fate sì che l'olio si spanda nella padella: non deve essere troppo poco (brucereste tutto), ma nemmeno in quantità tali da annegare tonnellate di cipolle. Ebbene sì, state facendo un soffritto di cipolle...non una lezione di sub nel grasso vegetale.

Mescolate di tanto in tanto con un cucchiaio di legno.

Quando la cipolla è diventata un po' più dorata (giallina, non carbonizzata), abbassate al minimo il fuoco e versate la passata di pomodoro...a pezzi, liscia...è uguale. Basta che lo facciate con delicatezza e decisione.

Fuoco medio adesso. Girate, mescolate bene la passata: si deve leggermente “restringere”, vale a dire che deve diventare meno acquosa grazie all'evaporazione. Assaggiatela.
Aggiungete dei pizzichi di sale fino (io, preparando per 2 persone "e mezzo" ce ne metto tre abbondanti su 400 g di pomodoro – che è ok per 220 g di pasta circa) e dello zucchero.

Non esageriamo con quest'ultimo...è pastasciutta, non crema pasticcera! Lo zucchero serve ad abbassare l'acidità del pomodoro ;-)

Ri-assaggiamo di tanto in tanto e correggiamo di conseguenza...

La pasta intanto starà cuocendo.

Adesso è la volta dei piselli: apriamo la scatoletta, scoliamoli, sciacquiamoli e scoliamoli nuovamente. Pluff! In padella anche loro. Alzate leggermente il fuoco e continuate a girare...

Quando i piselli saranno bene amalgamati al sugo e non appariranno più come monadi leibniziane, ri-assaggiamo il sugo e correggiamolo di sale o di zucchero se ce ne sarà necessità.

Una piccola noce di burro poi completerà l'opera.
Ci siamo con la pasta? Scolatela bene, sbattetela nella padella e mescolate bene, tenendo la fiamma bassa!
Il pranzo è pronto!


Ricapitolando:
In padella fuoco basso: Olio, Aglio in camicia.
Aggiungere rondelle di cipolla e mescolare fino a doratura. (i.e. soffritto di cipolla).
Versare passata di pomodoro (200 g su 100 di pasta a secco). Mescolare.
Fuoco medio-alto.
Aggiungere sale fino e zucchero, assaggiare ed aggiustare.
Scolare piselli ed unirli a sugo. Mescolare.
Aggiungere noce di burro.
Scolare la pasta ed unirla.

mercoledì 16 giugno 2010

Insalata estiva | Un piatto unico facile, veloce e fresco!

È estate, siamo in pieno periodo esami, fa caldo e non abbiamo nessunissima intenzione di accedere a forno o affini. Come se non bastasse, la pigrizia e le innumerevoli scatolette stipate nella credenza ci stanno decisamente provocando.

Ieri, più o meno in questa situazione, nonché colta da sensi di rimorso per la torta sbrisolona ingurgitata la sera prima, a pranzo ho preparato una bella e golosa insalata.

È un piatto unico ed appartiene a quella categoria di ricette facili, semplici, veloci e gustose. Praticamente una manna per lo studente fuori sede. Inoltre contenendo uno strano ed affascinante materiale conosciuto tra i nostri genitori come “verdura”, vi farà bene e sarà motivo di vanto per le madri preoccupate per il vostro intestino.
Utensili: Una scodella.

Ingredienti: Insalata; 1 scatoletta piccola di mais; 1 scatoletta di tonno 80 g; 4 strisce di formaggio greco Feta larghe circa 1 cm; 2 pomodori tondi di media grandezza; cipolla rossa; olio; aceto balsamico; sale.


Non è così complesso...il concetto è che bisogna mescolare il tutto.

L'insalata deve essere accuratamente lavata, asciugata e tagliata se comprate il cespo. Quella in busta è più veloce da preparare, ma costa di più. Mettetela in una scodella.

L'acqua del mais va eliminata, poi si unirà nella scodella il mais leggermente sciacquato e scolato.

Il tonno, circa 80 g a testa, deve essere scolato anch'esso, onde togliere l'olio usato per la conservazione. Spezzettiamolo e aggiungiamolo ad insalata e mais.

Laviamo i pomodori e tagliamoli a fette o a tocchetti, per poi metterli nella nostra scodella.

La Feta, un gustoso formaggio fresco greco ottenuto con il latte di pecora, la troverete in tutti i supermercati o quasi...è a pasta compatta ma rimane molto friabile ed è davvero l'ideale per le insalate. Aprite la busta della feta, tagliate 4 strisce di circa 1 cm di larghezza e riducetele a loro volta a cubetti. Via! Nell'insalata.

Cipolla: consiglio quella rossa o lo scalogno perché sono un po' più dolci. Viene sbucciata, per la parte che ci interessa, e si tagliano 4 o 5 rondelline. Spezzettiamole con le mani e uniamole al resto.

Se vogliamo, possiamo aggiungere Olio Extra vergine di oliva, sale fino ed aceto (io preferisco quello balsamico, ma sono gusti che variano da persona a persona).

Una volta mescolato il nostro "pastone” saremo certi di esserci assicurati la nostra sopravvivenza in cucina anche per oggi...

P.s.: Mi raccomando, non si esagera con i condimenti! L'insalatona è un piatto unico: è sostanziosa già di per sé. ;-)


Ricapitolando:

Insalata: lavare, asciugare e tagliare e mettere in scodella.
Mais: scolare, sciacquare, scolare di nuovo. Unire a insalata.
Tonno: scolare, sminuzzare. Unire.
Pomodori: lavare, tagliare. Unire.
Feta: tagliare 4 strisce di 1 cm a cubetti. Unire.
Cipolla rossa: spellare e tagliare 4-5 rondelline. Unire.
Olio, sale, aceto (balsamico). Condire.
Mescolare.